“L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione.”
Nelson Rolihlahla Mandela (Madiba) Mvezo, 18 luglio 1918 - Johannesburg, 5 dicembre 2013
Leader del movimento anti-apartheid in Sud Africa e protagonista dell'abolizione dello stesso,Mandela ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti umani, ha trascorso 27 anni in carcere, trasformandosi nel simbolo di colui che lotta per ciò in cui crede.
La sua personale visione della Storia, tutta tesa all'inclusione comunitaria dopo gli anni della “esclusione” segregazionista razziale, si evince nel periodo che va dal 1990 (anno della sua scarcerazione) ed il ’94, quando fu eletto presidente della repubblica. Furono gli anni più e pericolosi, contraddistinti da omicidi che i razzisti bianchi commisero per fermare il processo di pace. I razzisti cercarono anche di fomentare le rivalità storiche tra le etnie del paese. Durante i tormentati anni della transizione, Mandela riuscì ad andare avanti verso la riconciliazione. Nel ’90 strinse la mano del suo carceriere, un gesto simbolico che lasciava intravedere quale sarebbe stata la sua filosofia politica, ispirata alla tolleranza ed alla necessità di contare sulle forze di tutti.