“Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo.”
Paulo Freire
Recife, 19 settembre 1921 – São Paulo, 2 maggio 1997
Iniziò le sue esperienze educative approfondendo il metodo di alfabetizzazione degli adulti.
Freire riuscì ad alfabetizzare 300 adulti in un mese e mezzo, applicando il proprio metodo, per cui il Governo Federale decise di estendere l’azione educativa in tutto il territorio brasiliano. Nel 1964 per il Golpe di Stato si interruppe la campagna di alfabetizzazione che Freire aveva organizzato e venne incarcerato come sovversivo intenzionale. Uscito dal carcere Freire iniziò un lungo esilio. Il suo metodo fu utilizzato nelle campagne di alfabetizzazione che vennero realizzate in tutto il territorio del Cile.
Nel 1969 fu nominato esperto dell’Unesco. Partecipò, inoltre, a numerosi programmi di educazione per gli adulti in vari paesi africani.
Dopo 17 anni di esilio rientrò in Brasile nel 1980; dove proseguì lo sviluppo della sua teoria pedagogica. Nel 1986 gli fu assegnato il premio Educazione dell’Unesco.